Tuesday 24 October 2017

Parte Terza


Le transenne circondavano il luogo del delitto. Aveva smesso di piovere e le nubi diradate avevano lasciato spazio ad un cielo terso. Era rimasta una chiazza scura nell'angolo del cortile e il commissario stette lì ad osservarla. Poi diede un’occhiata ai piedi della scala antincendio e vide un pezzo di metallo nascosto sotto lo scalino più basso. Il commissario si infilò un guanto e prese l’oggetto misterioso: un normale pezzo di vetro, sporco di sangue e ancora tagliente.

Al primo piano un altro bidello lo attendeva per mostrargli il punto da cui probabilmente il ragazzo era stato gettato.
“Lei dov'era al momento dell’accaduto?” chiese subito il commissario.
“Io sono arrivato qui alla mia scrivania intorno alle 8,50. Ho saputo soltanto adesso cos'è successo”. Il commissario rimase di stucco. 8,50? E non aveva visto niente? O il bidello mentiva o qualcosa non quadrava bene. “Siamo sicuri che si tratti di omicidio?” continuò il bidello.
“Cosa?” gridò il commissario in tono di rimprovero “Un ragazzo cade dal primo piano con il volto sfregiato e la mano mozzata e lei ha il coraggio di dire che non è un omicidio?”. Il bidello rimase in silenzio e il commissario, dopo aver scaricato la tensione, si mosse verso la porta di sicurezza della scala antincendio. Guardando in basso gli vennero grossi dubbi sull'intera faccenda: cosa diavolo era successo in questa scuola? Poi alzò gli occhi e sul lato opposto del cortile vide le finestre degli uffici amministrativi. Era giunto il momento di interrogare il preside.

Il preside era in presidenza a leggere una pila di scartoffie. Il commissario si sedette, ma stavolta fu il preside a fare la prima domanda.
“Come vanno le indagini?” chiese il preside mentre firmava gli ultimi fogli.
“E’ troppo presto, caro preside” rispose il commissario “ma ho già qualcosa in mano. Torno da una visita la primo piano”
“Ha visto la scala antincendio? Niente di nuovo? Purtroppo io non ci sono andato perché la più piccola altezza mi spaventa”
“Non si preoccupi, è tutto sotto controllo”
In quel momento il segretario fece la sua entrata con in mano altri fogli.
“Buongiorno, signori” disse sorridendo “Signor preside, altri documenti da firmare”
“Ancora?” esclamò il preside seccato.
“Purtroppo sì! E in più dovrebbe darmi il nulla osta di quel ragazzo di 1°P. E’ da stamattina che lo sto cercando”
“Ma è già stato schedato!”
Il telefono squillò all'improvviso e il preside alzò la cornetta.
“E’ per lei!” disse il preside porgendo la cornetta al commissario. Il commissario la prese in mano e la accostò all'orecchio. Dopo un breve dialogo riattaccò.
“Caro preside” disse con aria soddisfatta “mi faccia fare un paio di telefonate e stasera saprà la verità!”

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